Presentazione


 Come è nata la tua passione

E’ successo tutto in un periodo molto difficile della mia vita. Avevo perso il lavoro.

Dopo i primi momenti di disperazione mi sono resa conto che avevo bisogno di impegnare la testa e le mani per alleggerire la mia vita. Ho pensato di creare qualcosa che potesse essere personale ma che allo stesso tempo potesse servire anche ad altri: avrei portato un po’ di serenità alle persone con colori e forme semplici e avrei messo un po’ di me in quel che facevo. 

Come hai trasformato la tua passione in qualcosa di più

All’inizio per me era un hobby, mi piaceva creare gioielli per me e per le mie amiche che, devo dire, apprezzavano molto. Mi sono accorta che a questo hobby dedicavo molto tempo, ho cominciato ad acquistare materiali diversi, con forme diverse, ho partecipato ad alcuni corsi per imparare e poi affinare la tecnica.  E’ stato divertente ma impegnativo. E poi, grazie ad alcune conoscenze, ho iniziato a proporre le mie creazioni a un pubblico più vasto, partecipando a mercatini o a piccole iniziative locali come le vendite domenicali nei quartieri. Ho proposto i miei gioielli ad alcuni saloni di parrucchiere e di estetica, che spesso hanno la vendita di bigiotteria come attività collaterale. E così ho cominciato a farmi conoscere.

Come è nato il blog su Instagram

Il blog è nato durante tutti questi periodi di lockdown. I centri estetici erano chiusi, le parrucchiere anche, di mercatini non se ne parlava, e gli affari hanno cominciato ad andare male. E ho quindi pensato di proporre le mie creazioni al pubblico del web. Instagram è stata la prima piattaforma che mi è venuta in mente. Anche qui mi sono messa a studiare il funzionamento, mi sono perfezionata un po’ nel web marketing. 

Che pezzi crei?

Il mio pezzo forte sono gli angeli. Li creo con pietre colorate di diverse dimensioni. Ci faccio collane, orecchini, bracciali, portachiavi e piercing. Tutti sono pezzi unici e se richiesto, li creo anche su misura. Ho scelto gli angeli o “puttini” perché già dall’antichità l’angioletto veniva utilizzato per raffigurare Eros come un bambino alato, il famoso “Amorino”. E dato che amo la mitologia greca ho deciso di riproporli, come simbolo di buon auspicio. I miei gioielli con gli angioletti sono molto richiesti da persone di tutte le età. Hanno una forma particolare e tondeggiante e possono essere indossati indifferentemente da una bambina o da una donna adulta. 

Creo anche i cosiddetti alberi della vita, anche questi per augurare buona fortuna. Questi ho cominciato a crearli subito dopo la malattia di mia madre. Mi piace pensare che proteggano l’anima della persona che li tiene con sé. Io la mia, di anima, nel farli ce la metto tutta. 

Ho ripescato poi le vecchie dieci lire per crearne dei portachiavi. Questi sono molto apprezzati dalla clientela maschile. Ho creato inoltre una linea con gli animali: ne ho fatti portachiavi, segnalibri, collane e pendenti. Raffiguro zampe e figure stilizzate di animali di tutti i tipi, anche canguri per dire, se me li chiedonoUltimamente ho creato angeli anche utilizzando le cialde usate delle macchinette del caffè. 

Le forme sono sempre semplici e facilmente riconoscibili, non voglio proporre nulla di esagerato o di “pacchiano”. In questi ambiti è facile caderci. 

 

Quali materiali usi? Qual è la particolarità delle pietre?

Prediligo le pietre colorate. Adoro l’ametista, che è la pietra dell’equilibrio e della ponderatezza, l’agata che infonde ottimismo ed è la pietra femminile per antonomasia, il quarzo rosa che ha proprietà purificatrici. Poi uso la pietra lavica e la tormalina. Manon mi fermo qui. Ogni pietra per me ha un significato. Se una persona sceglie una pietra particolare io capisco qualcosa di quella persona.

Si crea una specie di sinergia tra me, che creo, e chi sceglie di indossare o di portarsi in casa un oggetto creato con il cuore. 

 

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